Barks e Bottaro

 
 

Siamo dei nani sulle spalle dei giganti, non è vero? E dunque, se addirittura un gigante come Luciano Bottaro si arrampica sulle spalle del gigante Barks, il risultato non può che essere eccellente.

Luciano Bottaro, e con lui tutto lo studio BRC (nel quale lavoravano come disegnatori fra gli altri anche Guido Scala, Enzo Marciante e Ivo Milazzo), usarono spesso Barks come ispirazione per certe posizioni molto espressive dei paperi. Per quanto riguarda in particolare Paperino, una evidente fonte di ispirazione fu la storia di Barks W WDC 214-01 “Paperino floricultore” (apparsa sul numero 214 di “Walt Disney's Comics and Stories” del Luglio 1958 e pubblicata in Italia sul numero 222 di “Topolino” del 10 Novembre 1959, poi ristampata sul numero 456 degli “Albi della Rosa” e sul numero 55 di “Zio Paperone”). Ringrazio François Willot per avermela segnalata.

Ecco alcune immagini tratte dalla storia di Barks poste a raffronto con le storie disegnate da Bottaro (e soci) I TL 342-A “Paperino e il fantasma conteso” (apparsa sui numeri 342 e 343 di “Topolino” del 17 e 24 Giugno 1962, poi ristampata sul “Classico di Walt Disney” “Tutto Paperino” e sul numero 125 dei “Grandi Classici Disney”) e I TL 359-B “Zio Paperone e il ricovero antifungo“ (apparsa sul numero 359 di “Topolino” del 14 Ottobre 1962, poi ristampata sui “Classici di Walt Disney” “Paperone '68” e “Paperone '80”):

       

Da sinistra a destra, potete confrontare nell'ordine: la vignetta originale di Barks e le due vignette tratte rispettivamente da “Paperino e il fantasma conteso” e da “Zio Paperone e il ricovero antifungo”. Notate come la figura di Paperino, pur nella stessa identica posizione, è stata però modificata quel tanto che basta per esprimere stati d'animo diversi da quello dell'originale.

 
 

       

A sinistra la vignetta originale di Barks, nel centro quella tratta da “Paperino e il fantasma conteso”. A destra, la prima vignetta della ventesima tavola di “Zio Paperone e la costosa eredità” (un piccolo gioiello scritto da Carlo Chendi, pubblicato sul numero 375 di “Topolino” e ristampato sul Classico Disney “Paperallegria”).

 
 

       

Vedete nel centro una vignetta di Bottaro tratta da “Zio Paperone e il ricovero antifungo”. A sinistra il Paperone “originale“ di Barks (tratto da W US 16-02 “Paperino e il tesoro della regina”, apparsa sul numero 16 di “Uncle Scrooge” del Dicembre 1956 e pubblicata in Italia sul numero 164 di “Topolino” del 10 Giugno 1957, poi ristampata sul numero 362 degli “Albi della Rosa”, sul volume “Noi Qui Quo Qua” e sui numeri 6 e 74 di “Zio Paperone”)), a destra il Paperino di Barks tratto dalla già citata W WDC 214-01. Mentre i fiorellini nel vaso sono un segno distintivo dello stile di Bottaro...

Che dire? Evidentemente quella posizione sulla poltrona è una delle preferite da Paperino! La vignetta qui sopra è tratta ancora da “Zio Paperone e la costosa eredità”: è l'ultima vignetta della diciottesima tavola.

 
 

   

Ancora: a sinistra la vignetta di Barks, a destra quella tratta da “Paperino e il fantasma conteso”.

La stessa immagine è stata poi usata altre volte da Bottaro (o forse da Guido Scala, a cui spesso Bottaro in quel periodo per sua stessa ammissione affidava le matite, riservandosi poi l'inchiostrazione con la quale correggeva gli errori più evidenti e cercava di dare un senso di uniformità al tutto). Ecco due esempi tratti da una stessa storia (ringrazio François Willot per la segnalazione): I TL 368-A “Paperino e l'inverno ai tropici” (testo di Ennio Missaglia, apparsa sul numero 368 di “Topolino” del 16 Dicembre 1962, poi ristampata sul numero 635 degli “Albi della Rosa”, sul “Classico di Walt Disney” “Risatissime Paperino” e sul numero 175 di “Paperino Mese”).

   

La prima vignetta è la quarta della seconda pagina, la seconda vignetta è la terza della quindicesima pagina.

L'esempio che segue l'ho trovato io! È tratto da I TL 426-A, “Zio Paperone naufrago volontario” (storia ristampata più volte: sul “Classico di Walt Disney” “Paperone '68”, sul “Classico Disney” “Paperone '80”, sul numero 160 dei “Grandi Classici Disney&rdquo, e su “Estatissima 1995”):

 
 

Infine, un ultimo esempio di vignetta “clonata”: a sinistra l'originale di Barks, a destra quella tratta da “Zio Paperone e il ricovero antifungo”.

   

Questa volta è intervenuta una simmetria assiale, ma la sostanza non cambia! Notate la battuta di Paperino, tipica dello “stile” di Gian Giacomo Dalmasso.